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CRiteri ambientali minimi

Gli appalti pubblici coniugano lavori, forniture, servizi e sostenibilità tenendo conto dell'intero ciclo di vita di un prodotto o servizio tramite una serie di specifiche raccolte nei Criteri Ambientali Minimi (CAM).
Si tratta di un complesso di norme che disciplinano il cosiddetto sistema degli appalti verdi.
Ogni appaltatore è tenuto al rispetto dei CAM che sono quindi vere e proprie norme tecniche obbligatorie.

Il tutto è regolato dall'art. 34 del D.lgs 50/2016 :

1. Le stazioni appaltanti contribuiscono al conseguimento degli obiettivi ambientali previsti dal Piano d’azione per la sostenibilità ambientale dei consumi nel settore della pubblica amministrazione attraverso l’inserimento, nella documentazione progettuale e di gara, almeno delle specifiche tecniche e delle clausole contrattuali contenute nei criteri ambientali minimi adottati con decreto del Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare e conformemente, in riferimento all'acquisto di prodotti e servizi nei settori della ristorazione collettiva e fornitura di derrate alimentari, anche a quanto specificamente previsto nell'articolo 144.

2. I criteri ambientali minimi definiti dal decreto di cui al comma 1, in particolare i criteri premianti, sono tenuti in considerazione anche ai fini della stesura dei documenti di gara per l'applicazione del criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa, ai sensi dell'articolo 95, comma 6. Nel caso dei contratti relativi alle categorie di appalto riferite agli interventi di ristrutturazione, inclusi quelli comportanti demolizione e ricostruzione, i criteri ambientali minimi di cui al comma 1, sono tenuti in considerazione, per quanto possibile, in funzione della tipologia di intervento e della localizzazione delle opere da realizzare, sulla base di adeguati criteri definiti dal Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare.

3. L'obbligo di cui ai commi 1 e 2 si applica per gli affidamenti di qualunque importo, relativamente alle categorie di forniture e di affidamenti di servizi e lavori oggetto dei criteri ambientali minimi adottati nell'ambito del citato Piano d'azione.

criteri ambientali minimi
In linea generale il sistema dei CAM è strutturato in questo modo:
a) i CAM sono pubblicati o aggiornati periodicamente dal Ministero della Transizione e riguardano vari ambiti. https://www.mite.gov.it/pagina/i-criteri-ambientali-minimi
b) la stazione appaltante deve comportarsi in modo conforme all'art. 34 del D.lgs 50/2016: di fatto ha l'obbligo di inserire le condizioni previste nei criteri ambientali minimi, laddove essi esistano, alla data dell'appalto, per parte o tutto di quanto oggetto di appalto, l'unica deroga all'obbligo è qualora non siano ancora emessi o si tratti di interventi di ristrutturazione per i quali vale la clausola “per quanto possibile”
c) la griglia di valutazione nel caso di criterio di appalto “offerta economicamente più vantaggiosa” deve tenere debito conto dei CAM ma non solo della conformità agli stessi ma anche di elementi ulteriormente migliorativi.

Attualmente sono attivi 18 CAM, altri sono in via di preparazione unitamente ad aggiornamenti di alcuni di quelli già esistenti.
Nel settore specifico dei lavori pubblici sono stati emanati CAM che riguardano:
Edilizia
Arredo urbano
Illuminazione pubblica
Illuminazione, riscaldamento / raffrescamento per gli edifici
Verde pubblico

Ai CAM sono interessati vari soggetti con modalità diverse:
• i RUP delle stazioni appaltanti
• i progettisti
• i direttori dei lavori
• i collaudatori
• le commissioni di gara
• le imprese appaltatrici e subappaltatrici
• i fornitori delle imprese appaltatrici e subappaltatrici

In generale tutti sono tenuti al rispetto o alla verifica di conformità ai CAM di forniture e/o lavori dello specifico appalto.
L'eterogeneità dei CAM, il loro necessario riferimento ad altre norme in continua evoluzione ed il loro contenuto molto specialistico, per ambiti molto diversi, rendono però il sistema piuttosto complesso e difficile da controllare anche solo da un punto di vista formale sia in sede di gara sia nel corso dei lavori od alla fine degli stessi.
La mancanza di conformità comporta per gli appaltatori l'esclusione dalla gara, anche dopo l'assegnazione, o la necessità durante i lavori di costosi rifacimenti o di nuove forniture, generando di fatto onerosi contenziosi.

Per poter gestire al meglio il sistema dei CAM è utile un approccio per livelli di approfondimento successivi e secondo le funzioni che spettano ai vari soggetti.

criteri ambientali minimi

Ai progettisti spetta il compito di inserire nel modo più opportuno i CAM nei documenti di progetto (Capitolato Speciale di Appalto, specifiche tecniche,..) in base ai vari livelli progettuali previsti dall'art. 23 del Dlgs 50/2016 (fattibilità, definitivo ed esecutivo).
Ai RUP spetta in sede di validazione del progetto di verificare il corretto inserimento dei CAM.
In questi due casi il livello di approfondimento richiesto è massimo poiché è necessaria una piena conoscenza tecnica del contenuto dei CAM.
Alle commissioni di gara spetta di verificare per ogni concorrente la presenza dei documenti attestanti la conformità al progetto e di conseguenza ai CAM in esso previsti.
In questo caso il livello di approfondimento minimo è quello del controllo documentale.
Al RUP, ai direttori lavori ed ai collaudatori spetta di verificare che lavori e forniture siano conformi al rispetto del progetto e di conseguenza ai CAM.
In questo caso il livello di approfondimento richiede conoscenza non solo della conformità documentale ma anche di quella sostanziale.

Per gli appaltatori il problema è diverso. Ad essi spetta di tenere costantemente conto dei prodotti, di uso dell'impresa, presenti sul mercato conformi ai CAM, di acquisire per essi la documentazione di conformità (in modo specifico certificazioni di prodotto, processo, attività), di gestire i contratti di subfornitura e subappalto tenendo conto dei CAM.
Il livello minimo è quello del controllo documentale in fase di gara e di scelta dei prodotti conformi CAM in fase di pre-gara, tenuto conto dei contenuti del progetto posto a base di gara.
Ai produttori / fornitori spetta il compito di rendere i loro prodotti conformi CAM dotandosi delle necessarie certificazioni, documentandole in fase di fornitura.
La rete Lagom fornisce un supporto alle imprese appaltatrici od ai fornitori sulle problematiche CAM nelle attività prima indicate in particolare supportandole nel complesso ed intricato ambito delle multiformi e multidisciplinari certificazioni.

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